L’annuncio è arrivato: Prada ha acquisito il 100% di Versace da Capri Holdings. Lo rende noto il gruppo guidato da Patrizio Bertelli, specificando che il corrispettivo cash sarà basato su un enterprise value di 1,25 miliardi di euro ed è soggetto ad aggiustamenti al closing.
“Compriamo un brand con un grande potenziale” -ha detto Lorenzo Bertelli, head of corporate social responsibility del gruppo Prada, nella conference call con gli analisti dedicata all’operazione- “Il marchio Versace è sempre stato riconosciuto come uno dei 5 principali brand a livello globale”.
“Versace è una forza per il nostro gruppo. Ha un’estetica iconica, differente dai brand Prada e Miu Miu. E’ vero, è lontano dall’estetica di Miu Miu e Prada, ha un dna diverso” -ha aggiunto- ma questo è un punto di forza per il gruppo: non ci sono sovrapposizioni e non c’è il rischio di rubarci i clienti”.
E poi, concludendo: “Abbiamo una piattaforma in grado di lavorare per diversi brand anche se i lavoro sarà lungo. Abbiamo tempo per fare la trasformazione, ma abbiamo un forte know how, conosciamo i nostri limiti così come i nostri punti di forza”.
VERSACE STORY
Il marchio Versace nasce ufficialmente nel 1978. In quell’anno Gianni Versace realizza la sua prima sfilata a Milano, dove si era trasferito giovanissimo dalla Calabria per lavorare come stilista free lance per alcune case di moda.

Lo stile audace, a tratti eccentrico, glamour, sono i tratti distintivi delle sue collezioni, che negli anni ’80 saranno indossate dalle più famose top model del momento, da Cindy Crawford, a Linda Evangelista, a Naomi Campbell.
Sono quelli gli anni che decretano l’ascesa della maison nell’Olimpo della moda, ma la consacrazione definitiva arriva negli anni ’90 quando le sue sfilate diventano veri e propri eventi di riferimento per il jet set internazionale. Sul finire di quel decennio, tuttavia, la tragica scomparsa di Gianni Versace, assassinato davanti alla sua villa a Miami beach il 15 luglio 1997, interrompe quel percorso che lo aveva portato a diventare firma prestigiosa nel mondo della moda.
A raccoglierne l’eredità suo fratello Santo Versace che diventerà Ceo dell’azienda e la sorella Donatella che per i successivi 28 anni sarà la guida creativa della casa di moda, anche quando quest’ultima passerà in mani straniere. Nel 2018, infatti, la maison della Medusa è rilevata da Michael Kors (diventata poi Capri Holdings) per 1,83 miliardi di euro. Il gruppo Usa, proprietario anche dei marchi Michael Kors e Jimmy Choo, acquisisce l’80% dalla famiglia Versace e il restante 20% dal fondo Blackstone.
In quella transazione alla famiglia vanno 150 milioni di euro del prezzo di acquisto in azioni di Capri Holdings e a Donatella Versace viene confermato il ruolo di responsabile creativo del gruppo riconoscendole “uno stile iconico al centro dell’estetica del design di Versace”. Incarico durato fino a marzo di quest’anno.
Da qualche tempo, tuttavia, il gruppo newyorkese aveva messo in vendita il brand italiano. A operazione sancita, il presidente e a.d. di Capri Holdings, John D. Idol, ha commentato così: “Siamo certi che il gruppo Prada sia l’azienda perfetta per guidare ulteriormente Versace nella sua prossima era di crescita e successo». Inoltre l’imprenditore ha ricordato che Versace è un’iconica casa di moda italiana di lusso, fondata 46 anni fa da Gianni Versace e sviluppata successivamente dalla visione creativa di Donatella Versace: “Negli ultimi sei anni, abbiamo compiuto enormi progressi nel riposizionamento del marchio, ponendo maggiore enfasi sulla sua tradizione di lusso e sulla sua eccezionale artigianalità. Grazie a un’intensa attività di prodotto, marketing e miglioramento dei negozi, il brand è ora ben posizionato per una crescita sostenibile a lungo termine”.
Idol ha poi sottolineato che l’operazione riflette l’impegno di Capri Holdings di aumentare il valore per gli azionisti, rafforzare il bilancio e alimentare la crescita futura di Michael Kors e Jimmy Choo.
Con l’acquisizione da parte di Prada, dunque, Versace torna in mani italiane, ma, per la prima volta nella storia dell’azienda, una collezione Versace non sarà firmata da un Versace. Un mese fa, infatti, Capri Holdings ha annunciato una riorganizzazione della maison italiana con la nomina dal primo aprile a direttore creativo di Dario Vitale, in arrivo da Miu Miu (brand del gruppo Prada).

Per Donatella, però, non si tratta di un’uscita definitiva dalla casa di moda: dal primo aprile, infatti, è Chief brand ambassador col ruolo di sostenere le iniziative filantropiche e di beneficenza di Versace e resta advocate del brand a livello mondiale.