A distanza di due anni dall’inizio della pandemia, alla Milano Fashion Week è ancora Giorgio Armani il primo a dare un concreto segnale di solidarietà, stavolta con una presa di posizione simbolica e forte rispetto al conflitto in corso tra Russia e Ucraina.
Re Giorgio ha presentato la sua sfilata in silenzio, nel rispetto del popolo ucraino e delle vittime della guerra. Niente musica. Solo i passi delle modelle e dei modelli, i clic dei fotografi e poi gli applausi del pubblico, in un parterre sempre d’eccezione.
Ha detto Liliana Segre, in prima fila, ospite dello stilista: “Abbiamo appena ammirato tanta bellezza con la moda mentre neanche troppo lontano da qui in questo momento c’è tanta bruttezza”. Tra il pubblico anche l’attrice Anne Hathaway.
La collezione resta protagonista, in questa sfilata quasi surreale. Per l’autunno/inverno 2022-23 Armani propone silhouette fluide ed eleganti, con giacche traforate su pantaloni morbidi, blazer scollatissimi su camicie bianche inamidate, completi blu notte e maxi cappotti bianchi che vestono il corpo come abiti, pantaloni e stivali sono ricoperti di paillettes. La tradizionale palette di grigi e di blu si accende di nuova luce con l’argento e i tessuti lucenti. Gli abiti da sera sono un trionfo di frange e cristalli.
Per l’uomo giacche svuotate su maglie a disegni geometrici e la sera la camicia di velluto prende il posto della giacca dove motivi floreali si alternano a patchwork geometrici. Una collezione all’insegna della scioltezza.