Si intitola “Al di là della ragione” l’ultimo libro di Lally Masia, edito da Leone, in uscita quasi in concomitanza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una carriera da scrittrice iniziata proprio a seguito della violenza psicologica subita da parte di un uomo.
“La mia avventura con la scrittura è iniziata dodici anni fa” -racconta Lally Masia- “È stato per me un periodo assai doloroso che sono riuscita a superare grazie ai miei romanzi. Scrivere libri per me ha costituito la salvezza, una vera terapia per sopravvivere a un dolore profondo. Pertanto sento di dover suggerire alle donne che subiscono violenza di non chiudersi in se stesse, ma al contrario di parlarne perché ancora oggi per pudore hanno difficoltà a esternare, provano vergogna per la violenza subita, colpevolizzandosi. E’ anche importante che si affidino a degli specialisti”.
In quanto donna, nella sua vita professionale ha mai incontrato delle difficoltà legate al genere?
“In realtà ho iniziato il mio percorso professionale a soli 16 anni lavorando come consulente di immagine, amavo la bellezza e step by step ho intrapreso anche un corso di psicologia per insegnare il linguaggio del corpo, un’esperienza straordinaria che mi ha permesso di trasferire ai ragazzi “pillole di sapere”. Più avanti ho creato anche una mia linea di hair care e accessori. Ma il mio vero amore è la scrittura, che come detto è nata a seguito di un preciso episodio di violenza”:
Quanto è importante l’emancipazione femminile per contrastare la violenza sulle donne?
“È importantissima non solo per contrastare la violenza fisica ma anche quella psicologica, un fenomeno purtroppo sempre più dilagante. La mia professione mi permette di confrontarmi quotidianamente con tantissime donne, dalle loro storie spesso traggo spunto per scrivere i miei romanzi. Credo che la violenza da parte dell’uomo nei riguardi della donna dipenda da un forte senso di inadeguatezza che lo stesso prova in una società che sta sempre più confondendo il concetto di emancipazione femminile con la diversificazione dei ruoli di ciascuno dimenticandone invece la complementarità”.
Parlando di complementarità tra uomo e donna, è un elemento che mette sempre in evidenza nei suoi romanzi.
“Assolutamente sì. In tutti i miei romanzi e in particolar modo in “Specchiarsi nella nebbia” e “Al di là della ragione”, cerco proprio di trasmettere questo concetto ovvero di come sia fondamentale che la donna e l’uomo si completino collaborando insieme sia nella vita privata che in quella professionale”.
Per contrastare la violenza sulle donne stanno nascendo anche molte associazioni costituite da uomini. Quanto, secondo lei, possono essere utili in termini di sensibilizzazione?
“Le associazioni e i centri di anti violenza sulle donne fondati dagli uomini costituiscono certamente un buon esempio per provare a far prendere coscienza coloro che pensano di esercitare il loro potere attraverso la violenza. L’amore non è quello che toglie la vita bensì quello che ne mette al mondo una nuova”.
“Al di là della ragione” è il suo sesto romanzo con Rimini città scelta per il lancio?
“Un appuntamento che coniuga letteratura, arte, moda e musica per regalare un’esperienza oltre l’immaginazione. Un evento a cura di 03Studio che coinvolgerà tra gli altri anche lo stilista Mirco Giovannini che per l’occasione presenterà la sua collezione di moda sostenibile”.