(MILANO) – Alberto Zambelli per la S/S 2024 pensa a una donna nell’estasi davanti ad un’alba nel luogo in cui è in grado di accogliere l’eco infinito e dove il sole attiva una fusione tra il calore vivo nel centro del petto e la luce della grazia. Nella ricerca del silenzio crea un’armonia accesa e minuziosa delle forme, muovendo le trame in diagonali, pendenze, virgole ascendenti nei panneggi che trasportano in alto con una perdita della materialità liberando le linee in una danza. Una folata di Vento si espande, s’addentra, produce vibrazioni, tremiti e coinvolgenti celesti in un’aurora di luce oro ramato che stempera il liquido azzurro della notte in un etere biondo.
Nell’attimo della contemplazione tutto è sospeso, immobile, solo una minuscola vibrazione, riflesso involontario, accende l’attimo della rivelazione di coloriture afone, tenui, gentili che incontrano materiali puri ed autentici senza tempo. I volumi si rigonfiano d’aria, creano forme inattese, nuove energie in vortici di vento rendendo gli abiti quasi privi di peso.