Ieri e oggi. Da Dolce e Gabbana a Versace a Gucci. Il filo del tempo della moda. E la consapevolezza dell’intramontabile, quando la bellezza è incarnata da Naomi Campbell o Claudia Schiffer (in passerella) o da Julia Roberts (tra i vip ospiti alle sfilate). La Milano Fashion Week punta così i riflettori sui suoi appuntamenti più attesi in calendario e chiude questo appuntamento settembrino ricco di fermento con la sesta edizione dei CNMI Sustainable Fashion Awards (e del loro ambito red carpet, presente anche la nostra testata con il direttore Agata Patrizia Saccone) al Teatro alla Scala, serata presentata dall’attrice Sabrina Impacciatore reduce dal successo internazionale di The White Lotus.
Gli applausi più scroscianti e finanche urla da stadio si odono però alla sfilata di Dolce e Gabbana quando arriva Naomi avvolta in un tubino guêpière, simbolo di una femminilità che non ha età.
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Da Versace c’è Claudia Schiffer a chiudere la sfilata. Omaggio alla collezione di Gianni dell’Atelier 1995. Soddisfatta Donatella, che nella ricerca rende moderna una couture dei tempi passati utilizzando tessuti più malleabili e colori pastello. I completi con la gonna corta o l’abito a sacchetto e il cappotto double. Denim sartoriale. Scarpe basse, ma anche con tacchi importanti.
E’ la voce di Mina in sottofondo invece a tenere a battesimo il debutto di Sabato De Sarno in Gucci. Alla fine il designer piange. Di gioia. Guardando con riconoscenza ai genitori, al marito e agli amici più cari che lo hanno sostenuto in questo percorso.Ad applaudire la sua creatività, sofisticata ma spontanea in linea con la storia del marchio, mostrata con 55 outfit, tra gli altri pure Julia Roberts, Ryan Gosling (nella foto in basso), Anna Wintour, Chiara Ferragni e tanti altri.
Presente alla “prima” anche Pierpaolo Piccioli, per il quale Sabato ha lavorato 14 anni.
Da Moschino si festeggia il 40° anniversario con quattro celebri stylist Carlyne Cerf de Dudzeele, Gabriella Karefa-Johnson, Lucia Liu e Katie Grand.