Il 21 per cento delle donne italiane non ha un conto corrente personale, il 9 per cento non ha la propria firma su alcun conto, cioè non ha modo di conoscere la disponibilità economica della propria famiglia. Non si tratta solo di una questione legata alla mancanza di un impiego, che pure è una piaga sociale nell’Italia dove meno del 50 per cento delle donne lavora, un dato peggiorato dopo l’emergenza Covid: il 59.4 per cento delle donne percepisce infatti un reddito, ma solo il 37.8 per cento è completamente indipendente economicamente, mentre il 17 per cento delle donne che godono di un reddito non ha un conto corrente proprio e il 12 per cento delle donne con un conto corrente personale non lo gestisce in modo autonomo. Il divario di genere si alza drammaticamente dopo i 35 anni, quando il 14,3 per cento delle donne non ha (o non ha più) un conto personale, contro il 3,2 per cento degli uomini.
I dati della terza edizione della ricerca annuale e su scala nazionale sul rapporto fra donne e denaro promossa dal Museo del Risparmio del gruppo Intesa Sanpaolo con EPISTEME (http://www.museodelrisparmio.it/wp-content/uploads/2020/03/20_178_RICERCA_DIGIT_CONSAP_2.pdf) fotografano una situazione drammatica, anche per i risvolti sociali che prefigurano e che la cronaca conferma purtroppo quasi ogni giorno. Benché più colte e preparate degli uomini, le donne – che fra i laureati sono la maggioranza con il 56 per cento – ritengono spesso di dover delegare la gestione del denaro al partner o alla famiglia: non si sentono adatte, reputano “poco femminile” occuparsi di soldi, o ancora una “noia”.
Si tratta di un retaggio culturale, morale e di un gap educativo (l’indagine evidenzia come esista una trasmissione di genere delle buone pratiche della gestione del denaro) a cui il Museo del Risparmio diretto da Giovanna Paladino, da sempre attivo nella promozione della consapevolezza finanziaria, risponde: le partecipanti riceveranno i rudimenti della gestione dei conti di casa (e anche della pianificazione del proprio matrimonio) e dei propri conti, e potranno rivolgere domande ai tutor. Sarà possibile scaricare dal sito del Museo una guida delle buone pratiche di gestione del denaro dedicata alle giovani donne (http://www.museodelrisparmio.it/prometto-di-pianificare-sempre/).
Come dichiara Giovanna Paladino, “vorremmo che questo appuntamento diventasse il primo di un percorso che renda le donne più consapevoli dell’importanza dell’indipendenza economica e della cura del denaro per riuscire a realizzare i propri desideri e le proprie ambizioni. L’unico modo per vivere in piena libertà anche le proprie relazioni”. Al progetto, curato da Fabiana Giacomotti, giornalista e adjunct professor presso l’Università di Roma La Sapienza, parteciperanno lo stilista delle spose Antonio Riva che dice: “in un matrimonio l’aspetto economico è fondamentale” ed Elvira Marasco, co-head delegation Woman20 Italy G20 in rappresentanza di AIDDA, partner dell’iniziativa con Italo, secondo la quale “l’Italia sconta un retaggio culturale che carica le donne di false aspettative e fiducia spesso mal riposta. In sintesi, è ora di sfatare il mito del principe azzurro”.
Oltre al corso, il progetto #avròcuradimestessa sta coinvolgendo moltissime donne che hanno accettato da subito di prestare la propria immagine, e il proprio pensiero, in una campagna di engagement corale, che intende moltiplicarsi in un’azione continua di consapevolezza e di forza femminili. Fra le prime partecipanti all’iniziativa troviamo Maria Pia Ammirati, Romana Andò, Adele Bandera, Bruna Biamino, Chiara Boni, Marilù Brancato, Laura Broglia, Cristiana Capotondi, Michelle Marie Castiello, Luisa Cazzaro, Bruna e Rossella Cerea, Caterina Corapi, Gigliola Curiel, Pier Carla Delpiano, Costanza Esclapon, Chiara Faletto, Sabrina Florio, Flavia Fratello, Fabiana e Federica Giacomotti, Susanna Gianandrea, Elena Grandi, Karina Guarino, Margherita Laterza, Cinzia Leone, Alice Lipari, Cinzia Malvini, Elvira Marasco, Mariarosaria Marchesano, Elena Martelli, Maria Rita Meucci, Sandra Miotto, Mariacristina Modonesi, Noris Morano, Cristina Motta, Giovanna Motta, Lucia Odescalchi, Alessandra Oriti, Sveva Orlandini, Giovanna Paladino, Francesca Parini, Monica Provini, Natascia Quartero, Emanuela Rosa Clot, Agata Patrizia Saccone, Cristiana Schieppati, Claudia Segre, Margherita Sigillò, Francesca Singer, Francesca Spinazzola, Francesca Tedeschi, Francesca Terragni, Laura Bosetti Tonatto, Luisa Todini, Alma Toppino, Claudia Torlasco Mastelli, Maria Luisa Trussardi, Tiziana Vallone, Angela e Marianna Velenosi, Antonella Zivillica, Silvia Zucca.
Professioniste, manager, imprenditrici, attrici, stiliste, comunicatrici di impresa, giornaliste e autrici televisive e ancora docenti universitarie e storiche di rilievo, medici, avvocatesse, pubblicitarie, volti attivi della politica inclusiva e sostenibile, ma anche studentesse e casalinghe, dalle quali è giunta una delle dichiarazioni più toccanti e sincere di questa iniziativa diffusa: “È più facile appoggiarsi a una persona che imparare a camminare da sola… ma solo quando avrai imparato potrai costruire il mondo come vuoi tu”.
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