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“Granita e baguette” di Catena Fiorello Galeano: “Da Montepepe a Parigi e scatta l’amore per Nunziatina”

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È ambientato a Parigi il terzo capitolo della saga delle signore di Montepepe, nate dalla penna di Catena Fiorello Galeano. In “Granita e Baguette”, edito da Giunti, protagonista stavolta è Nunziatina: a inizio stagione estiva lascia il suo mondo incantato e il locale “Il regno degli arancini” per promuovere a Parigi, in un hotel a cinque stelle ora guidato dall’ex direttore dell’albergo del paese, le specialità siciliana in una sontuosa cena per clienti facoltosi. Senza spoilerare nulla… ecco che scoppierà una scintilla.


“In realtà – racconta l’autrice- le signore di Montepepe sono state tutte invitate a Parigi, ma ne parte soltanto una, Nunziatina, perché nel mese di giugno tutte le altre sono impegnate a portare avanti l’attività in sede e perciò rimangono in Sicilia. In riva alla Senna, con quell’atmosfera magica, Nunziatina si imbatterà in un amore travolgente, reso ancora più poetico dalla bellezza degli scorci della capitale francese”.


Il titolo del libro richiama quel ricordo, tutto della Sicilia orientale, della granita un tempo gustata con il pane. Adesso l’abbinamento principe è quello con la brioche (o brioscia che dir si voglia) meglio con il tuppo. E con la baguette con la granita come si sposa?
“La baguette è pur sempre pane. Quel pane che nella nostra storia e nelle nostre reminiscenze, specie le nonne e le mamme, preferivano mangiare con la granita, meglio se del giorno prima e quindi più raffermo. In Francia lo stesso pane, il cosiddetto filoncino, ha un nome diverso e si chiama appunto baguette ma l’abbinamento è uguale”.



Sapori e odori siciliani contestualizzati a Parigi, nella città del romanticismo, del Moulin Rouge, della moda, della rivoluzione. Sono in qualche modo “rivoluzionarie” anche le eroine sicule nate dalla tua penna, chiamate a una mission d’oltralpe dal direttore d’hotel trasferito in Francia?
“Quando ho cominciato a scrivere la saga, quindi sin dal primo romanzo ‘Cinque donne e un arancino’, è chiaro che immaginavo già il profilo di queste donne, perché di fatto sono una proiezione di chi ho conosciuto, ì da mia nonna Catena alle mie zie, alle amiche loro e di mia mamma, un mondo che mi piaceva osservare da adolescente. Io le ho sempre ritenute rivoluzionarie perché si sono impegnate nel reinventarsi la vita, amare e proteggere la loro terra. E si può essere enormemente rivoluzionari anche nel tutelare e mantenere le proprie tradizioni, dalle specialità culinarie alle feste religiose a quel saper stare insieme così tanto apprezzato alla fine da chi non è originario dei nostri luoghi e ci viene a trovare per assaporare quei sapori e quei momenti”.

La saga delle signore di Monte Pepe continuerà?
“La saga continuerà nei cinque libri per i quali è stata concepita, ognuno dedicato a una delle protagoniste. Nel primo ho dato spazio a Rosa, nel secondo a Marites (colei che anzi arriva dopo rispetto alle altre), il terzo è questo riservato alla storia di Nunziatina, arriveranno poi gli altri volumi. La peculiarità comune sarà sempre leggere nel titolo la citazione di una specialità siciliana e in tal senso fortunatamente ho un ampio ventaglio di scelte”.

(intervista di AGATA PATRIZIA SACCONE)
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