Roma accoglie il cast di Emily in Paris 4 per il lancio della quarta stagione trasmessa da Netflix (in streaming dal 12 settembre) e tutto lascia presagire che la capitale italiana continuerà a essere set della fortunata serie.
Non è casuale la scelta della capitale italiana per le due puntate che rievocano il bianco e nero di pellicole cult: appaiono infatti la Vespa e il Colosseo come nelle Vacanze Romane di Gregory Peck e Audrey Hebpurn (l’indimenticata attrice è onnipresente nelle varie rivisitazioni che ne offre la protagonista Lily Collins), così come c’è la Fontana di Trevi della Dolce Vita con un Marcello. Qui, Marcello non è Mastroianni ma Eugenio Franceschini, attore italiano che nel copione è un ragazzo italiano (appunto) che Emily conosce tra la neve delle Alpi francesi. L’affondo di Cupido dalla riva della Senna si sposta sulle sponde del Tevere. Altro non si può spoilerare.
“Adoro Parigi ma adoro anche Roma” -ha spiegato il creatore della serie Darren Star, già avvezzo a un similesuccesso con ‘Sex And The City’- “È la seconda città romantica del mondo. E la trama ci porta dritti a Roma…”
“Emily In Paris” è una serie très chic che ha contribuito a formare nuove tendenze e proporre la moda in maniera dirompente, con abiti da favola. Perché di favola moderna pur sempre si tratta. Innegabile infatti che risponda ai prevedibili cliché dei racconti da sogno e un po’ fiabeschi, con luoghi da sogno, principesse e principi. Per quanto i retroscena del mondo delle p.r. e della comunicazione -universo nel quale si muove abilmente la protagonista Emily- siano abbastanza corrispondenti alla realtà.
A proposito della nostra Emily, a Roma la sua nuova fiamma Marcello la porterà alla Fontana di Trevi (toh!) e, scorrendo via via gli episodi, il pubblico italiano riconoscerà facilmente anche Raoul Bova, Anna Galiena, Rupert Everett e Giorgio Barbieri.
Sull’evoluzione del personaggio a esprimersi è stata proprio l’attrice Lily Collins (per la cronaca, nella vita reale figlia del cantante ex Genesis Phil Collins): “Credo che in questa stagione Emily abbia imparato a dover fare i conti con situazioni che non era in grado di controllare, a pensare al momento senza guardare al futuro e a quello che potrebbe succedere. Anche andare a Roma è stato un atto impulsivo”.
A proposito di figlie d’arte, questa serie ha consacrato, nei panni della straordinaria e affascinante Sylvie, Philippine Leroy Beaulieu, figlia dell’indimenticato Philippe Leroy, che proprio a Roma ha vissuto la sua gioventù trasferendosi da Parigi per studiare recitazione; inoltre fa la sua apparizione Thalia Besson, figlia del regista Luc Besson, nel ruolo di Genevieve.
L’intero cast a Roma ha fatto faville per la presentazione: un vero e proprio evento glamour e di clamore, risultato che ormai essenzialmente le piattaforme riescono a ottenere, più del grande schermo. Con la forza trainante dei budget americani.
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