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Dolce e Gabbana: “Il mondo sta cambiando e le novità saranno tante”

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Hanno firmato il primo fashion show post pandemia dal vivo, Dolce&Gabbana, per la Milano Digital Fashion Week 2020, in uno scenario scelto non a caso, nei giardini del Campus di Humanitas University, eccellenza medico-scientifica impegnata anche nella cura del Covid-19. Un ristretto parterre, per le restrizioni sanitarie: a parteciparvi 270 ospiti, che hanno contribuito, come gli stessi stilisti, a una donazione per la ricerca.

Lo sguardo rivolto al futuro:  “Stiamo scegliendo, di volta in volta, il format e il mezzo che riteniamo più adatti per presentare le nostre nuove collezioni”. –spiega Stefano Gabbana– “È un nuovo inizio, il mondo sta cambiando e le novità saranno tante. È giusto affrontarle con curiosità e appassionarsi ai prossimi progetti che ci vedranno impegnati”.

Recente il vostro rientro all’interno della Camera Nazionale della Moda Italiana, dopo 15 anni di distacco. Com’è maturata la scelta?

“Siamo da sempre innamorati dell’Italia e abbiamo investito la nostra energia per sostenerla e farla conoscere al mondo.” –rispondono all’unisono Dolce e Gabbana “La moda ha bisogno, ora più che mai, di forte positività e unione. In un momento particolare come questo abbiamo pensato fosse importante e giusto unire le forze. Abbiamo sostenuto il progetto della Camera della Moda “Italia We Are With You” ad aprile e abbiamo poi scelto di far parte della “Digital Fashion Week”. Queste collaborazioni ci hanno riavvicinato a Camera Moda e rientrare a farne parte è stata una conseguenza naturale. Speriamo che uniti si possa guardare insieme al futuro dando alla moda il rispetto e l’attenzione che merita, sia per sostenere la filiera produttiva, sia perché la moda stessa è una delle massime espressioni della creatività italiana”.

L’Italia storicamente è culla del mondo. Complessivamente ritenete che la ripartenza economica internazionale possa essere innescata dal nostro paese e dal suo brand più famoso che è il Made in Italy?

“Per noi l’Italia è il luogo dove tutto è iniziato e dove tutto torna sempre, come un cerchio che si chiude.” –ribadisce Stefano- “Ogni regione ha una storia da raccontare, un folklore che rivela l’anima del territorio e delle persone che lo abitano, perle di rara bellezza che devono essere conosciute. Quello che cerchiamo di fare con le nostre collezioni è raccontare e trasferire, specialmente alle nuove generazioni, l’amore per questo patrimonio culturale, per lo stile di vita italiano, un sentimento, un insieme di valori positivi. Le cose belle devono essere portate avanti e, come sempre, nel nostro piccolo cercheremo di dare un contributo. Continueremo a puntare sulla nostra Italia!”

In un momento così critico vi siete fatti trovare pronti a rimettere in moto la macchina della produzione e degli eventi aiutando così anche le sorti dei comparti più deboli come quello degli artigiani… 

“Non siamo economisti” –precisa ancora Gabbana- “Siamo però consapevoli della fortuna che abbiamo nel vivere in un Paese che ha un incredibile patrimonio artistico e culturale e siamo fieri di poter dar luce, con il nostro lavoro, alle maestrie artigianali che, ancora oggi, rappresentano una eccellenza. In Italia siamo immersi nel ‘bello assoluto’. Il cibo, il territorio, l’arte e la cultura ci regalano continuamente bellezza. Sono spesso gli stranieri a ricordarci che, una semplice passeggiata, ci permette di ammirare palazzi dall’architettura meravigliosa, sia questa barocca o rinascimentale”.

La Sicilia, terra natìa di Domenico Dolce (originario di Polizzi Generosa, sulle Madonie), è una fonte privilegiata di ispirazione, come racconta il vostro film ‘DEVOTION’,  diretto da Giuseppe Tornatore con la colonna sonora inedita di Ennio Morricone, girato tra Palermo e Monreale e presentato in anteprima al Teatro Antico di Taormina, che ad agosto sarà proiettato in diverse piazze dell’isola. La pellicola vi riprende anche al lavoro, tra le suggestioni culturali uniche di una regione che in maniera evidente stimola la vostra capacità creativa.

DEVOTION, diretto dal maestro Tornatore che in passato ha curato anche alcuni nostri spot, vuole raccontare il nostro infinito amore per la Sicilia, il valore più grande del nostro presente”. –afferma Dolce-  Ciò che siamo oggi è il risultato della nostra storia, delle nostre esperienze e dei valori che ci hanno sempre ispirato. È importante essere consapevoli del tempo in cui viviamo ma contemporaneamente crediamo che non ci sarebbe un presente, un futuro, senza un passato, un’eredità, da cui attingere e a cui guardare con nuovi occhi”.

“Non ci sono parole inoltre per esprimere la riconoscenza e l’ammirazione che ci legano al grande Ennio Morricone.” –aggiunge Gabbana- “Le sue musiche sono state colonna sonora di diversi nostri progetti, che il compianto Maestro ha reso ancora più speciali grazie alla sua geniale predisposizione al bello. La sua partecipazione al film ‘DEVOTION’ rimarrà per sempre nei nostri cuori”.

Monica Bellucci a Taormina con Stefano Gabbana e Domenico Dolce per ‘Devotion’

Facendo, a questo punto, un salto indietro nel tempo, era il 1984 quando avete cominciato il vostro percorso. Oggi sarebbe stata definita una start up autofinanziata. Quanta consapevolezza c’era all’inizio di questo progetto sull’obiettivo da raggiungere?

“Si è soliti dire che gli anni volano, e in un certo senso è vero.” –dichiara Stefano- “Sembra ieri che io e Domenico abbiamo iniziato: i primi anni sono stati faticosi, in ufficio sette giorni su sette, mai un giorno di vacanza. Condividevamo l’amore e l’entusiasmo che da sempre mettiamo nel nostro lavoro, i due elementi basilari che ci hanno portati ai risultati di oggi e che ci auguriamo ci portino ancora molto lontano”.

“Abbiamo raggiunto questi obiettivi grazie al lavoro, alla disciplina e alla passione che ci guidano dal primo giorno.” –ribadisce Domenico- “Sicuramente intraprendere il cammino dell’Alta Moda, sfilare poi sul palco del Teatro alla Scala di Milano o nella Valle dei Templi di Agrigento sono state delle emozioni molto forti. Tutti i momenti, a modo loro, sono speciali e ogni piccolo traguardo è significativo. Credo che a fare la differenza siano comunque quegli istanti preziosi in cui capisci che qualcosa di importante, che non avevi minimamente immaginato, stia per succedere”.

Il vostro brand è oggi uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy. Quanto questo ruolo costituisce un onere e quanto l’entusiasmo che genera?

“E’ assolutamente un onore! Il Made in Italy è un valore e le sue eccellenze, oggi più che mai, devono essere sostenute. L’espressione di un saper fare prezioso e senza tempo a cui cerchiamo di dar luce con il nostro lavoro”.

AGATA PATRIZIA SACCONE

 

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