L’exhibition “China’s Miao Ethnic Culture” ha portato a Palazzo Clerici a Milano, durante la fashion week, le arti del ricamo e del tessuto della provincia cinese del Guizhou. Un progetto che suggella il profondo legame tra Oriente e Occidente. Un progetto che conferma e suggella il profondo e solido legame che lega l’Oriente e l’Occidente e in particolare la Cina e Milano.
I costumi riflettono la comprensione della natura da parte del popolo Miao, la ricerca della creatività artistica e dell’estetica oltre il realismo. I cambiamenti naturali vengono tradotti tramite linee ritmiche morbide, immagini piene di vivacità e composizioni decorative. Per il processo di tintura, sono stati utilizzati coloranti minerali, mentre i tessuti sono stati anche affumicati con legno di cipresso e battuti con martelli di legno per rendere la superficie più liscia e lucente.
Nei modelli, si varia dalla blusa con corpetto dritto e maniche piatte con ricamo a rottura di filo, alla gonna a pieghe arricchita da stampe di drago e cintura con piante e animali. E poi ancora dall’abito dominato da disegni di cornici quadrate e a rombi e una serie di piccoli motivi geometrici simmetrici, fino alla camicia con ricamo a seta spezzata. Il cappotto in raso azzurro e panno verde con risvolto senza colletto e polsini decorati con batik, diventa prezioso con print di farfalle, aceri e uccelli. I costumi in argento per le ragazze Miao sono frutto del design di artisti argentieri cheattraverso numerosi processi hanno dato vita a corone, braccialetti, capi d’abbigliamento e ciondoli. A completare la proposta, anche un look per lui formato da cappotto dritto, pantaloni neri e gonna con piume bianche