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Brunello Cucinelli: “La mia idea di una vita in armonia con il Creato”

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(di AGATA PATRIZIA SACCONE)

La valorizzazione del capitale umano alla base del pensiero e dell’azione di Brunello Cucinelli, imprenditore illuminato re del cashmere, di recente insignito dall’Università La Sapienza di Roma del dottorato di ricerca honoris causa in Management, Banking and Commodity Sciences.

“Mio padre mi ripeteva sempre -racconta- che i riconoscimenti fanno onore, ma di non dimenticare mai le origini da una famiglia di contadini e rammenta sempre di essere una brava persona”.

Oggi Cucinelli, posizionato da Forbes al 33° posto tra gli uomini più ricchi d’Italia, guida l’azienda umbra che ha fondato e in costante crescita (+46,4% nel secondo trimestre 2022) nel pieno rispetto della sua “Idea di una vita in armonia con il Creato”, come ha titolato la lectio doctoralis con cui si è rivolto anche agli studenti dell’Ateneo capitolino:   “Apritevi al mondo, abbiate speranza, siate gentili e scoprite i valori e la gioia della vita. Seguite la vostra strada, aver conosciuto la povertà è stata per me una fortuna. C’è un’intelligenza che viene dall’educazione e una dell’anima. Studiate le giuste quantità, in modo da avere il tempo di nutrire la vostra anima. Bisogna saper calibrare economia ed etica, tecnologia e umanesimo, profitto e giving back, affari e rispetto verso il prossimo”.

Pur considerando la delicatezza di un momento storico complicato per i mercati internazionali, guardando al futuro del made in Italy e alla ripartenza conclamata dalla fashion week milanese dello scorso settembre, Brunello Cucinelli sottolinea: “È stata una vera fashion week anche se erano assenti i giornalisti cinesi. Una settimana della moda molto importante sotto il profilo stilistico, da cui è emerso il forte desiderio del vestire bene con abiti di alta qualità progettati per essere custoditi e conservati nel tempo, anche l’idea del riutilizzo mi piace molto. Questo è un momento molto importante per il Made in Italy, poiché, oltre ad averlo salvato grazie alla struttura del nostro meraviglioso stato sociale, che credo essere il migliore al mondo, siamo riusciti a non licenziare i lavoratori. Ciò denota che la struttura produttiva e commerciale delle aziende italiane è solida. In questo momento in cui la richiesta è superiore all’offerta, noi siamo in grado di dare qualcosa in più e forse è per questo che il PIL italiano migliora rispetto a quello di altri Paesi.

A proposito di abiti progettati per essere conservati nel tempo, la collezione PE 2023 Brunello Cucinelli mantiene il proprio mood dalle nuance intramontabili.

“Abbiamo fatto ordini importanti e anche il verdetto della stampa è stato molto speciale” -ci dichiara-.“Sarà una bella stagione per la moda italiana con prodotti di alta qualità destinati appunto a essere conservati nel tempo. Stilisticamente per la prossima primavera-estate è stata scelta una combinazione di colori di beige, grigi, panama accompagnati anche da paillettes…”

Nel frattempo continua l’impegno in un importante progetto green nell’Himalaya che riguarda l’agricoltura rigenerativa, “The Sustainable Market Initiative”, l’iniziativa ideata e presieduta da Re Carlo III d’Inghilterra.

“Bisogna sempre avere attenzioni verso la tutela dell’ambiente al fine di migliorare la qualità della vita della gente. Con Re Carlo III stiamo lavorando a un progetto molto importante nell’ Himalaya, il cui obiettivo è quello di mettere in atto uno sforzo globale coordinato per consentire al settore privato di accelerare la transizione verso un futuro sostenibile che miri a produrre effetti positivi sul clima e sulla natura. All’interno di “The Sustainable Market Initiative” operano varie task force, ciascuna dedicata a un settore specifico. Tra queste la moda ed è in quest’ambito che la nostra azienda, su proposta di Re Carlo III d’Inghilterra, ha aderito offrendo sostegno economico al progetto “Himalayan regenerative fashion living lab”, le cui finalità sono di ripristinare l’armonia tra le piccole comunità locali del territorio con la natura e l’ambiente circostante valorizzandone conoscenze e tradizioni, legate alla lavorazione di lana, cotone e seta e creando così catene di valore della moda che siano sostenibili, il tutto anche per migliorare l’economia del luogo. Speriamo che, con questo nuovo progetto, la vita di quelle popolazioni possa essere migliore”. 

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