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Borsalino, protagonista a Taomoda, continuerà la sua storia di simbolo del made in Italy nel mondo

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L’asta positiva del 2018 rilancia l’antica azienda Borsalino, 161 anni di storia, fondata nel 1857 ad Alessandria. La campagna legata all’hashtag #saveBorsalino, appoggiata dal quotidiano La Stampa e dal Comune di Alessandria, insieme con Taomoda che ha portato l’esclusiva mostra fino in Sicilia, a Taormina, ha accompagnato verso l’uscita dal tunnel la difficile fase legata al rischio fallimento e così la tradizione Borsalino continuerà nel tempo.

Una notizia, quella del felice esito dell’asta, ufficializzata proprio sul palco del Teatro Antico di Taormina dal sindaco di Alessandria durante il gala di Taomoda. 

E’ una tradizione culturale quella made in Italy di Borsalino, non la storia di una semplice azienda di cappelli. Perciò gli artisti e gli intellettuali si sono stretti attorno a questo brand e in 160 hanno realizzato altrettanti disegni e foto patrimonio, in loro, di una mostra che da Alessandria è arrivata a Taormina (in un viaggio che ha unito il nord e il sud dell’Italia) e si è aggiudicata il Tao Award per la Tutela della cultura e della moda made in italy.

A Taormina, location dell’esposizione è stato il trecentesco Palazzo dei Duchi di Santo Stefano. A curare l’allestimento nello storico edificio taorminese sono stati gli architetti Claudio Grasso e Federica Miranda. Il taglio del nastro, in concomitanza con l’opening della Taomoda Week 2018, della presidente di Taomoda, la giornalista Agata Patrizia Saccone (che ha fortemente voluto la mostra), insieme con l’assessore della Regione Siciliana assessorato Sport e Turismo Sandro Pappalardo, il presidente della Camera Buyer Italia Mario Dell’Oglio, il top buyer Franco Parisi, la giornalista Rai Paola Cacianti.

Da sempre i cappelli Borsalino sono legati al mondo del cinema: fra i lungometraggi e gli attori che hanno indossato il copricapo nuovamente ricordiamo Marcello Mastroianni in “8 e ½” di Federico Fellini, Humphrey Bogart e Ingrid Bergman in “Casablanca” e Harrison Ford in “Indiana Jones”; Borsalino & co.” con Alain Delon e Jean Paul Belmondo, Roberto Benigni ne “La Vita è Bella”, Robert Redford ne “La mia Africa”. 

Il cappello italiano più famoso del mondo si riafferma così con i suoi modelli cult, da quelli estivi come il Panama di paglia, patrimonio Unesco dal 2012, a quelli invernali di feltro con classico nastro in gros grain griffato.

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