“Credo che l’indipendenza economica e psicologica siano la base per poter garantire la continua affermazione della donna in tutti i settori. Nella giornata contro la violenza sulle donne auspico che ogni donna possa avere il coraggio di guardare avanti senza mai arrendersi”.
Annalisa Lancia è il primo direttore donna di Rinascente Catania. Una “first” che ha di fatto sdoganato una tradizione al maschile per il department store del capoluogo etneo.
Quanto Rinascente è sensibile al concetto di empowerment femminile?
Il concetto di empowerment femminile è direttamente proporzionale a quello della meritocrazia. In Rinascente infatti molte donne ricoprono ruoli apicali tra queste anche la nostra managing Director. L’azienda valorizza il percorso professionale dei propri dipendenti senza discriminazione di genere. Il mio arrivo in Rinascente Catania sin da subito ha destato entusiasmo tra i colleghi perciò non ho percepito nessuna difficoltà nel ricoprire questo ruolo in una città, peraltro assai calorosa, che non aveva mai avuto appunto un direttore donna. La nostra mission come Rinascente Catania è anche quella di essere al fianco della città, ci teniamo ad essere riconosciuti anche come azienda che partecipa a tutti i momenti più importanti della città.
Si parla tanto di emancipazione femminile eppure da un’indagine svolta da alcuni istituti di credito emerge che molte donne senza alcuna distinzione di target ancora oggi subiscono “violenza economica” da parte dei propri partner. Anche lo shopping costituisce in tal senso una sorta di osservatorio…
Le donne si stanno affermando sempre di più nel mondo del lavoro e stanno appunto raggiungendo la loro indipendenza. Per noi che vendiamo oltretutto dei prodotti iconici, la percezione che abbiamo in tal senso non è soltanto di indipendenza economica ma anche di autonomia nella scelta dell’acquisto.
Rinascente a supporto delle donne. Tante le iniziative dedicate nel corso dell’anno…
Un ricco calendario annuale declinato sulle varie tematiche attraverso cui Rinascente si prende cura delle donne. Rinascente è nel mondo charity, sosteniamo tantissimi partner tra questi anche la Fondazione IEO, organizziamo per loro appuntamenti semestrali in occasione dei quali devolviamo anche una parte dell’incasso in beneficienza. Stiamo lavorando moltissimo sulla media company creando dei contenitori di informazione con diversi format tra questi quello vincente delle master class, momento proficuo per effettuare i follow-up sulla merceologia con focus che spaziano dall’area beauty all’area wine e food, un momento in cui raccontiamo il prodotto non come oggetto ma come esperienza.
La contrazione economica che sta attraversando il comparto moda luxury, così come denunciano i colossi mondiali di settore, si sta percependo anche all’interno del gruppo Rinascente?
La disaffezione verso il lusso ovviamente colpisce tutti i player di settore. Rinascente vuole essere democraticamente il department store di tutti perciò all’interno delle nostre boutique offriamo tantissime merceologie che in qualche modo vanno a compensare altri comparti che in questo momento sono un po’ più in crisi come appunto il lusso che è rivolto comunque a un mercato top spender e prevalentemente turistico. La nostra forza è quella di lavorare con il brand mix ma anche con delle strategie promozionali ed esperienziali che offrono ai clienti la possibilità di vivere appunto delle esperienze all’interno del nostro department store che vanno al di là del tradizionale shopping come ad esempio le master class. Questi nuovi strumenti dedicati alla clientela permettono di compensare i deficit del comparto luxury.
Quanto il black Friday riesce a colmare i deficit dei comparti in crisi?
È un momento che tutti i nostri clienti aspettano, negli anni ci siamo rafforzati sempre più nella gestione e nell’offrire un’occasione di shopping esperienziale dedicata. Per noi costituisce senz’altro il momento vendita più importante dell’anno che trova grande riscontro.
Donna anche l’Head of Communication at Rinascente
Cecilia Galeotti, Rinascente è anche il punto di riferimento della settimana della moda di Milano, le maison fanno a gara per contendersi le vetrine…
Noi abbiamo la fortuna di poter dialogare con tantissimi partner in momenti chiave come la Milano Fashion Week dove c’è sempre molta attenzione al contenuto creativo delle esposizioni che vengono installate in vetrina. Vengono scelti i progetti più in linea con questo momento assai importante per la città. A volte sono i brand che chiedono la possibilità di avere quegli spazi, altre volte siamo noi che intercettiamo delle opportunità e cerchiamo di raccontarle nelle nostre vetrine.
Oggi, in un momento assai competitivo, qual è il rapporto tra Rinascente e i media?
Il rapporto nel tempo è diventato sempre più articolato e sfaccettato perché chiaramente ci sono tantissime opportunità di comunicazione e ciascuna di esse si rivolge a un target specifico. Per un brand come Rinascente che di per sé è così nutrito e ricco di attività da comunicare è importante riuscire a individuare i media più adatti per arrivare al target che si desidera raggiungere…è fondamentale stare sempre sul pezzo.