Listen to this article

Eurovision Song Contest 2025, l’Italia risuona anche dall’estero: Gabry Ponte e Tommy Cash sfidano Lucio Corsi

Listen to this article

Con Gabry Ponte che arriva all’Eurovision Song Contest rappresentando la piccola Repubblica di San Marino mentre a squarciagola inneggia “Viva l’Italia” e con Tommy Cash che dall’Estonia sberleffa il costume italiano con il suo “Caffè espresso macchiato”, il Belpaese canterà e sarà cantato mentre il suo legittimo portabandiera, Lucio Corsi (da secondo classificato a Sanremo, subentrato a Olly, che ha rinunciato), con la modestia che lo contraddistingue, in punta di piedi entrerà sul palco di Basilea con il suo brano “Volevo essere un duro”, da cantautore e polistrumentista.

Lucio Corsi, Tommy Cash e Gabry Ponte
Lucio Corsi, Tommy Cash e Gabry Ponte

Insomma, un musicista vero che, rispetto ai due contendenti, ha però assai meno chance di imporsi in Europa contro due tormentoni persino coreograficamente spettacolari. Appuntamento a maggio e, comunque vada, se uno dei tre si rivelasse da podio, l’Italia potrebbe sventolare il suo tricolore, persino (ma nella fattispecie male) con il rapper estone Tommy Cash che -assicura- lungi da lui prendere in giro un Paese che ama.

Tommy Cash

Sarà, ma il Paese intanto con “Viva l’Italia” ha trovato il suo nuovo inno (per qualcuno dall’aria vagamente sovranista, nonostante l’accenno ad  “avanti popolo”) da fischiettare e ballare, a distanza di 42 anni dall’ “italiano vero” di Toto Cutugno, parafrasato nel testo di Gabry Ponte in quei versi del “Lasciateci ballare con un bicchiere in mano”.

Gabry Ponte

E se Tommy Cash cita spaghetti (però arrotolati con la mafia) e caffè (rigorosamente macchiato) nel suo italiano maccheronico, Gabry Ponte, nel suo testo con cui paradossalmente gareggia per il Titano e non per lo Stivale, indugia con eguale ironia e/o empatia su usi e costumi italici tipicamente enfatizzati quali il “calcio preso a calci” o “la moda che fa gli stracci”, saltando poi -verbo quanto mai azzeccato!- dalla cucina stellata ai lampeggianti dell’auto blu, senza dimenticare le collanine d’oro sulle canottiere, un pensierino per Craxi e un altro per Umberto Tozzi nel suo loop “Ti Amo”.

Lucio Corsi

Corsi, con le sue spalline gonfiate con due pacchetti di patatine e il suo volto buono da Pierrot, rispetto a Ponte e Cash, parte da outsider: ha una canzone vera, non urlata, ma non è nato “con la faccia da duro”, “non è altro che Lucio”, ma è in realtà l’unico che legittimamente rappresenterà l’Italia in Svizzera sul palco futuristico e a caccia di personaggi della 69esima edizione dell’Eurovision Song.

No Comments Yet

Leave a Reply

Your email address will not be published.

 

M IL MAGAZINE

read the good news

Copyright ©  M il Magazine

Periodico di moda, stili, tendenze, turismo, lifestyle, cultura, attualità

 

Testata giornalistica fondata nel 2008

Registrazione in Tribunale n°7 del 12/3/2008

Marzo 2025
L M M G V S D
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930
31